
30 Sep Scrivere il riepilogo su LinkedIn: contenuti, stile ed esempi
Sommario
- COS’È IL RIEPILOGO SU LINKEDIN
- SCRIVERE BENE IL RIEPILOGO SU LINKEDIN: PROFESSIONALITÀ E PERSONALITÀ
- PRIMA SCRIVI TUTTO, POI DECIDI COSA PUBBLICARE.
- CONTENUTI: OBIETTIVO PROFESSIONALITÀ E PERSONALITÀ
- 4 MODI PER COMINCIARE IL TUO RIEPILOGO SU LINKEDIN
- LO STILE MIGLIORE PER IL TUO RIEPILOGO SU LINKEDIN È QUELLO CHE RIFLETTE IL “TUO” STILE
- ERRORI DA NON FARE QUANDO SCRIVI IL TUO RIEPILOGO SU LINKEDIN
COS’È IL RIEPILOGO SU LINKEDIN
Il riepilogo su LinkedIn è l’area di LinkedIn in cui ti presenti cercando di convincere il lettore che puoi essergli utile professionalmente.
Per scriverlo apri il tuo profilo di LinkedIn e poco sotto il riquadro con le indicazioni di base (foto, sommario, contatti ecc.) trovi la sezione “Informazioni”. Clicca sulla matita e vedrai così la sezione che ti permette di scrivere il riepilogo di LinkedIn ed anche di inserire contenuti multimediali.
Ora però nasce il problema: cosa scrivi nel tuo riepilogo su Linkedin? A prima vista sembra facile, ci metti qualche “sono esperto/guru/ninja di…”, un po’ di parole in inglese ad effetto come “awareness alchemist”, “social media craftsman” e il gioco è fatto. No, purtroppo (o per fortuna) scrivere il riepilogo su LinkedIn non è così facile.
NOTA: per le due qualifiche farlocche in inglese mi sono ispirato al famoso e divertente “Generatore di qualifiche stronze”.
SCRIVERE BENE IL RIEPILOGO SU LINKEDIN: PROFESSIONALITÀ E PERSONALITÀ
Ho scritto prima che nel riepilogo su Linkedin ti presenti cercando di convincere il lettore che puoi essergli utile professionalmente. per fare questo devi:
1) riflettere in modo approfondito sulla tua professionalità e sulla tua personalità, perché entrambe contribuiscono a definire la tua identità;
2) decidere cosa vuoi ottenere professionalmente: un nuovo lavoro, un avanzamento di carriera, allargare il network, attrarre degli investitori, stimolare l’interesse per tuoi progetti e iniziative ecc. perché sulla base di questi obiettivi sceglierai cosa scrivere e cosa no;
3) conoscere bene le persone (clienti? Collaboratori? Contatti generici?) a cui ti rivolgi e quali siano i loro bisogni, così da pubblicare solo contenuti che gli siano utili.
Tutto questo ti aiuterà a farti conoscere da chi legge il tuo profilo Linkedin, ma anche per decidere la tua strategia di comunicazione.
💡 CONSIGLIO: leggi questo articolo per imparare cosa fare su LinkedIn giorno per giorno
PRIMA SCRIVI TUTTO, POI DECIDI COSA PUBBLICARE.
Qui sotto troverai una lunga lista di informazioni che potresti inserire nel tuo riepilogo su Linkedin.
Ti consiglio in questa fase di non censurare niente, di scrivere ogni cosa che ti salti in mente, anche la più irrilevante o sciocca. Non accontentarti delle prime cose che ti vengono in mente, chiedi anche a chi ti sta attorno di darti delle indicazioni. Ad esempio non avere paura di chiedere ai tuoi colleghi: “secondo te cos’è che sono particolarmente bravo a fare?”; oppure: “come descriveresti il mio carattere con uno o due aggettivi?”
Quando avrai raccolto una quantità sostanziosa di informazioni potrai passare alle istruzioni su come selezionare solo quelle che ti servono e a organizzarle nel testo definitivo del tuo riepilogo su Linkedin.
Cominciamo…
CONTENUTI: OBIETTIVO PROFESSIONALITÀ E PERSONALITÀ
1) Descrivi brevemente il lavoro che fai: ruolo, mansione, carica, qualifica o altro. Se l’hai già scritto nel sommario (cioè in quella casella che compare subito sotto il tuo nome) non importa, riscrivilo lo stesso. Se sei disoccupato, non scrivere che sei disoccupato, ma scrivi il titolo che hai ottenuto con gli studi, oppure il mestiere a cui stai aspirando, come se lo stessi già facendo.
2) Fai un elenco delle tue hard skill, cioè delle tue competenze tecniche (ad esempio, che sai usare un particolare attrezzo), dei lavori che sai eseguire (ad esempio, che sai compiere analisi statistiche), delle conoscenze specifiche che riguardano il tuo campo lavorativo (ad esempio che conosci le normative sui gas tossici nell’industria chimica).
3) Fai un elenco delle tue soft skill. Se le hard skill riguardano le cose che sai fare, le soft skill riguardano più il modo in cui lavori. Ad esempio: sei una persona creativa? Ti trovi bene a lavorare in team? Ecco, tutte queste informazioni sono fondamentali per capire il tuo carattere. Non mentire, cerca di essere onesto (soprattutto con te stesso).
Se non hai mai riflettuto sulle tue soft skill (non preoccuparti, sei in buona compagnia, pochissimi lo fanno) allora ti consiglio di dare un’occhiata a questa bella lista di soft skill nel sito The Balance.
💡 CONSIGLIO 1: non esagerare, se ti sembra di avere molte delle capacità elencate, seleziona solo le 3 o 4 che ti rappresentano di più.
💡 CONSIGLIO 2: le soft skill sono difficili da comunicare, perché dire “sono una persona creativa” non basta certo per convincere i lettori che tu lo sia davvero. Per questo ti consiglio di pensare a situazioni concrete in cui queste tue caratteristiche emergono. Per esempio: “quando i colleghi hanno un problema e non trovano una soluzione chiamano me che trovo sempre una soluzione creativa”.
4) Fra tutte le capacità che hai elencato trova il tuo talento speciale o il tuo “superpotere”. Scegli l’attività che sai fare benissimo, quella in cui ti senti estremamente sicuro di non fallire mai. La consapevolezza di un talento ti sarà molto utile non solo per inserirlo nel riepilogo su LinkedIn ma anche per rafforzare il tuo Personal Branding pubblicando contenuti che lo mettano in evidenza.
5) Elenca una serie di parole chiave legate alla tua professione. Mettiti dal punto di vista di chi cerca una figura professionale come la tua e chiediti quali parole potrebbe usare nella casella di ricerca.
💡 CONSIGLIO: cerca su Linkedin o su web delle proposte di lavoro che siano simili a quelle del tuo profilo. Osserva quali parole sono usate per descrivere mansioni, qualifiche, competenze richieste ecc. Queste parole sono quelle più usate dai recruiter per fare le ricerche su LinkedIn e su web in generale, quindi mettile anche tu nel tuo profilo per farti trovare. È inutile che ti descrivi come “food ninja creator” se chi ti cerca usa la parola “chef” o “cuoco”.
6) Ora prova a descrivere il lavoro che fai (che sai fare o quelli che hai fatto) elencando le responsabilità che questo lavoro comporta. Concentrati sui dettagli, sulle mansioni e sui compiti, soprattutto quelli legati a competenze o a responsabilità specifiche. Questo potrebbe far emergere qualche aspetto professionale che hai trascurato nelle fasi precedenti.
7) Fino a questo momento ci siamo concentrati sulla tua figura professionale, ma considera sempre che è altrettanto importante la tua personalità, sia per chi legge il tuo riepilogo su LinkedIn sia a te, per definire il tuo Personal Branding. Per far capire il tuo carattere prova a raccontare in poche parole:
- Elementi distintivi del tuo carattere, passioni, valori che guidano il tuo modo di essere, oltre che di lavorare.
- La tua missione, se senti di averne una,
- Le tue aspirazioni, quello che vedi nel tuo futuro, le tue ambizioni personali e lavorative.
Come per le soft skill, non limitarti a fare un elenco, ma cerca storie, aneddoti, fatti che dimostrino che quello che dici è vero.
8) Per essere convincente le parole non bastano, per questo adesso cerca ora di raccogliere una serie di fatti, cifre e statistiche sui lavori che hai fatto o su obiettivi che hai raggiunto. Lega questi dati alle informazioni che hai già elencato su cosa sai fare e sulla tua professionalità.
9) Un ruolo importante per descriverti professionalmente lo svolgono anche le convalide esterne. Mi riferisco a: referenze di rilievo, certificati, votazioni di esami, corsi specialistici, master ecc. A questa categoria appartengono anche le conferme di competenza e le segnalazioni di LinkedIn, due sezioni su cui ti consiglio di lavorare subito con attenzione.
💡 CONSIGLIO: per quanto riguarda i certificati, può essere una buona idea fare la scansione di quelli più rilevanti e aggiungerli fra i contenuti multimediali della sezione “Informazioni”.
Sono davvero contento che tu abbia letto il mio articolo fino a qui. Prima di proseguire, dimmi: perché stai scrivendo il tuo riepilogo di LinkedIn? Stai cercando lavoro, oppure vuoi migliorare la tua rete di contatti su LinkedIn per trovare nuovi clienti? Vuoi che ti aiuti a ottimizzare il tuo profilo LinkedIn, per renderlo perfetto in poco tempo?
Scrivimi ora e raccontami come vuoi usare Linkedin, possiamo fare una breve chiacchierata (senza impegno) e vedere come lavorare assieme ai tuoi obiettivi. Che ne dici?
P.S.: tranquillo, scrivendomi non sarai iscritto a nessuna newsletter, ma userò il tuo messaggio solo per risponderti.
Ora ti lascio continuare: questo articolo ha ancora un sacco di cose interessanti da dirti.
10) Pensa ed elenca tutto ciò che in qualche modo ti caratterizza: curiosità, modi di lavorare, idiosincrasie, elementi positivi e negativi (sì, anche quelli negativi, anche se poi non li scriverai). Le persone che leggeranno il tuo riepilogo su LinkedIn lo troveranno più vero se inserirai anche qualche nota personale.
11) Dopo tutti questi elenchi, ora prova a riassumere in poche, pochissime parole, il lavoro per cui ti proponi, evitando di essere generico, di indicare più lavori o, ancora peggio, di scrivere “va bene qualsiasi lavoro”. Quando qualcuno cerca un professionista o qualcuno da assumere, lo fa basandosi un bisogno preciso e quindi tende a scartare chi non ha una professionalità ben definita.
Quella che ti chiedo di scrivere è la tua “Value Proposition”, proposta di valore, cioè una frase che riassuma quello che fai, il tipo di cliente a cui ti rivolgi e il problema che gli risolvi.
Ad esempio: “Sono un consulente finanziario, aiuto chi vuole investire a fare le scelte migliori”
💡 CONSIGLIO: Se vuoi alcuni suggerimenti su come creare la tua proposta di valore, in questo articolo trovi diversi modelli di Value Proposition.
Un buon metodo in ogni caso è quello di cominciare con una domanda rivolta al tuo interlocutore, che ne metta in rilievo un bisogno, alla quale fai seguire la risposta con la soluzione che tu puoi dare a quel bisogno.
Per esempio: “Ti serve un analista finanziario affidabile? Io sono in grado di…”
Oppure: “Hai bisogno di un installatore certificato e competente? Sono certificato da… con tot anni di competenza nell’installazione di…”
12) Importante per finire questa fase: chiudi il riepilogo di LinkedIn con una Call to Action, cioè invitando il lettore a fare qualcosa di concreto come ad esempio:
➤ un invito a contattarti via mail
➤ un invito a seguirti sui vari canali social
➤ un invito a visitare il tuo sito, il tuo blog, se ne hai uno, o altri contenuti che potresti aver pubblicato su web
➤ un invito a guardare il resto del profilo
➤ ricordati di inserire qui anche le info per contattarti: la mail e, se ritieni il caso, il numero di cellulare.
4 MODI PER COMINCIARE IL TUO RIEPILOGO SU LINKEDIN
Tutto quello che hai scritto finora costituisce l’insieme degli ingredienti base che userai per scrivere il tuo vero e proprio riepilogo su LinkedIn.
L’inizio è spesso la parte più complicata, ma ti do subito qualche esempio per rompere il ghiaccio:
1) puoi iniziare con una citazione che riguardi il tuo lavoro oppure un valore che ti sta a cuore. Nel primo caso farai risaltare la tua parte professionale, nel secondo la tua parte personale.
2) Puoi iniziare con una domanda rivolta al tuo potenziale cliente o al tuo interlocutore, come quella che ti ho invitato a elaborare nella costruzione della tua Value Proposition. In questo modo farai subito sentire il lettore coinvolto nella lettura.
3) Puoi iniziare con due o tre aggettivi “forti” che ti descrivano, come ad esempio: creativo, entusiasta e attento ai dettagli. Anche in questo caso, come per le citazioni, le parole che userai guideranno l’attenzione del lettore verso la tua parte professionale o verso quella personale
4) Un altro bel modo di cominciare è usare un verbo che sottolineai la tua passione per qualcosa, oppure il tuo talento, come “amo mettere le persone in relazione fra loro”, oppure “credo fortemente nel valore della conoscenza”, “mi piacciono le sfide” ecc..
LO STILE MIGLIORE PER IL TUO RIEPILOGO SU LINKEDIN È QUELLO CHE RIFLETTE IL “TUO” STILE
Scrivere il riepilogo di Linkedin è un lavoro di continuo raffinamento del testo: scrivi, correggi, riscrivi e ricorreggi fino a quando sei soddisfatto. Si tratta di prendere tutto il materiale che hai raccolto e di organizzarlo in un discorso coerente, sintetico e chiaro.
La prima scelta riguarda il tipo di informazioni da inserire. A seconda degli aspetti che vuoi far emergere, il tuo riepilogo può essere:
✔ FOCALIZZATO SU COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ: è la versione più “asciutta”, in cui spieghi la tua professione elencando quali sono le tue competenze e per quali lavori ti proponi
✔ FOCALIZZATO SUL TUO CARATTERE: in cui racconti il tuo lavoro o la tua professionalità, mettendo in evidenza valori, passioni e aspirazioni
✔ FOCALIZZATO SUL BENEFIT PER I POTENZIALI CLIENTI: in cui metti in evidenza quali problemi risolvi con le tue competenze, come aiuti i tuoi potenziali clienti partendo dalle loro necessità e dai loro bisogni
✔ FOCALIZZATO SUI RISULTATI CHE HAI OTTENUTO: in cui metti in evidenza i risultati concreti ottenuti con altri clienti e parti da quelli per dimostrare i tuoi talenti e proporre la tua collaborazione
✔ MIX DI DIVERSI STILI: in realtà nessun riepilogo è “puro” rispetto ai precedenti stili. In ogni caso, a seconda degli obiettivi, puoi valutare un mix di informazioni diverse, facendo attenzione a non mettere troppa carne al fuoco, ma inserendo solo le informazioni utili a farti trovare il lavoro che desideri
La seconda scelta che devi fare è più stilistica e dipende dal carattere e la personalità che vuoi comunicare. In questo caso puoi scegliere:
● LISTE OPPURE STORYTELLING: al di là del contenuto, dal punto di vista dello stile il riepilogo può essere compilato come una semplice lista di competenze, oppure può essere scritto come un racconto, con aneddoti, storie, curiosità ecc. Se fatto bene, questo lo renderà più interessante da leggere. Naturalmente tutto quello che racconti deve in qualche modo essere attinente alla tua professione.
● SERIO OPPURE FACETO: ricorda che il riepilogo dovrebbe riflettere il tuo carattere. Se sei una persona estrosa e creativa, fai in modo che anche il riepilogo riveli questi tuoi tratti, facendo attenzione a non esagerare, poiché c’è sempre il rischio che l’ironia non sia compresa o che distragga l’attenzione dalla comprensione del lavoro per cui ti proponi.

ERRORI DA NON FARE QUANDO SCRIVI IL TUO RIEPILOGO SU LINKEDIN
Dopo tanto lavoro, sarebbe un peccato rovinare tutto con qualche errore banale, non credi? Allora controlla subito questi aspetti:
● non scrivere di te in terza persona, ma fallo in prima persona. La terza persona tende a creare distanza, mentre l’uso della prima persona dà un’impressione di maggiore semplicità e vicinanza.
● Il riepilogo ti mette a disposizione 2000 caratteri. Usali tutti solo se hai cose interessanti da dire e fallo usando uno stile e una grafica che renda facile la lettura: crea paragrafi brevi; separa i paragrafi con righe vuote; usa gli elenchi puntati. In ogni caso la regola di base è sempre la stessa: scrivi solo ciò che serve e fallo con il minor numero di parole possibile.
● Metti all’inizio le cose più importanti. LinkedIn non mostra subito tutto il riepilogo ma solo le prime 3 o 4 righe, quindi ricordati di mettere lì quelle informazioni che il tuo utente deve assolutamente leggere.
● Usa icone, elementi grafici ed emoji, sia all’inizio per invitare le persone ad aprire completamente la finestra del riepilogo, sia all’interno del riepilogo per evidenziare parti importanti, separare i paragrafi ecc. Dato che la casella di testo del riepilogo su Linkedin non ha formattazione, questi elementi possono servirti (senza esagerare, naturalmente) a dare al testo un aspetto gradevole e curato.
Ricorda sempre: quello che scrivi deve interessare chi legge e chi legge fa attenzione solo a quello che in qualche modo può essergli di aiuto.
TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO? HO QUALCOS’ALTRO DI INTERESSANTE DA DIRTI:
1) Vuoi approfondire questi temi? Possiamo farlo anche a distanza, usando Skype, Zoom o altre piattaforme di comunicazione on line.
2) Ti serve una consulenza personale oppure un corso per l’azienda in cui lavori? Scrivimi, possiamo fare una chiacchierata (senza impegno) e vedere come lavorare assieme ai tuoi obiettivi.
3) Questo articolo è tratto dal materiale didattico che uso per la consulenza e nei miei corsi di formazione.
Hai altre curiosità? Raccontami cosa ti serve, potrebbe essere l’inizio di una bella avventura assieme.
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