Complicare è facile: lezione di creatività di Bruno Munari - Imparafacile: formazione consulenza su web e social media marketing
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Complicare è facile: lezione di creatività di Bruno Munari

Da qualche giorno sto leggendo un libro dedicato a Bruno Munari, uno dei creativi più poliedrici che l’Italia abbia conosciuto. Ho scoperto che per disegnare il marchio della Regione Lombardia, quello che ho messo come immagine a questo post, sono servite quattro persone: Bob Noorda, Roberto Sambonet e Pino Tovaglia, che hanno lavorato con il coordinamento di Bruno Munari.

Ora guardate bene il marchio e pensate per un attimo al fatto che sono servite ben quattro grandi teste per disegnarlo. Qualcuno di voi sta per caso pensando “e che ci voleva? Lo facevo anche io un disegno così semplice”?
Se l’avete pensato significa che probabilmente non sapete quanto sia difficile raggiungere la semplicità e allora, per chiarire di cosa stiamo parlando, vi riscrivo qui il le riflessioni di Munari stesso. Si tratta di una lezione di creatività di grande valore e che potete applicare alla composizione musicale, alla scittura, al design di un sito, alla progettazione di una sedia o a qualsiasi altra attività creativa.

COMPLICARE È FACILE, SEMPLIFICARE É DIFFICILE
“Complicare è facile, semplificare é difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.
Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c’é in più della scultura che vuol fare.
Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura bellissima, come si fa a sapere
dove ci si deve fermare nel togliere, senza rovinare la scultura?
Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità.
Eppure quando la gente si trova difronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente: “questo lo so fare anche io”, intendendo di non dare valore alle cose sempliciperché a quel punto diventano quasi ovvie. In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
La semplificazione è il segno dell’intelligenza, un antico detto cinese dice: “quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte”.

(Da “Bruno Munari”, a cura di Beppe Finessi e Marco Meneguzzo, Silvana Editoriale, 2007, p. 37)[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

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